La Nostra Storia
Frantoio Ciceroni
Da oltre due secoli, il Frantoio Ciceroni è al servizio dei propri clienti per la molitura delle olive. Anno dopo anno, tradizione e innovazione ci hanno consentito di produrre un olio extra vergine di oliva della miglior qualità.
Dal 1703

Francesco Ciceroni
Le nostre tradizioni frantoiane risalgono al 1700, al capostipite dei frantoiani Francesco Ciceroni, che in Torri in Sabina, in provincia di Rieti, aprì il primo “Mulino a olio”. Dopo di lui il figlio Pietro Ciceroni, avvocato e agricoltore, il quale, per incarichi ricevuti dallo Stato Pontificio, si trasferì a Velletri e acquistò nella prima metà dell’800 dal Cardinale Borgia, per 2500 scudi, il montano sito in Via delle Murelle. Di padre in figlio fu la volta di un altro Francesco Ciceroni che lo gestì fino agli inizi del 900 e che passò le redini a suo figlio Giuseppe il quale portò avanti la tradizione frantoiana fino all’8 settembre del 1943 quando il primo bombardamento sulla città di Velletri distrusse completamente il montano.
Giuseppe Ciceroni
Giuseppe però non si perse d’animo e recuperando due presse dalle macerie del bombardamento e prendendo in affitto altri macchinari aprì un piccolo montano a Via San Crispino dove iniziò la sua “carriera” di frantoiano anche suo figlio Francesco. Negli anni 50, Francesco acquistò dei locali presso Porta Napoletana (Velletri) dove installò un nuovo frantoio che rimase in attività fino al 1995. Contemporaneamente in quegli anni, gestiva anche frantoi a Campoverde, Lanuvio e Monteporzio.


Francesco Ciceroni
L’attività fu successivamente incentrata e potenziata, dopo la vendita dei frantoi di Velletri e Campoverde, e cessata la gestione dei frantoi di Lanuvio e Monteporzio, nel Frantoio di Le Castella in via Appia sud, in attività già dai primi anni 60. Nel corso degli anni nel frantoio sono stati effettuati ricambi ed aggiornamenti dei macchinari al fine di migliorare la produzione e la qualità dell’olio. Arriviamo quindi ai nostri giorni con l’attività di famiglia che continua con le tre figlie e con i nipoti (la settima generazione) di Francesco, ma con sempre lui “al comando”.